Rosalisa Marocchi, Lisa per i colleghi della Cia, festeggia in questi giorni l’ambito traguardo della pensione, dopo 42 anni di onorato servizio professionale nell’Organizzazione.
È entrata a lavorare nella sede zonale di Ivrea nel 1978, ricoprendo per molti anni il ruolo di tecnico, prima con il Catac e in seguito con le varie misure del Psr.
Da tecnico si è prodigata con le imprese mettendoci l’esperienza di prima mano, promuovendo di sua iniziativa un progetto per la ripresa dell’allevamento del baco da seta, ripreso da lei stessa, con il coinvolgimento di alcune aziende agricole del territorio.
Alla sua determinazione e volontà il territorio eporediese deve la nascita della Sagra del Cavolo Verza di Montaldo Dora, principe delle produzioni orticole autunnali, giunta l’anno scorso a novembre, prima degli impedimenti portati dal Covid, alla sua ventiquattresima edizione. Un recupero di questa antica varietà che ha portato addirittura alla nascita dell’associazione omonima.
In anni più recenti, Lisa si è rimessa a disposizione nel settore dei servizi al cittadino vincendo la sfida e diventando la referente del Caf dell’intera area del Canavese e della provincia di Aosta. Precisione, collaborazione, fedeltà e grande senso del dovere sono alcune delle sue doti che hanno permesso alla Cia di consolidarsi e crescere nel territorio di Ivrea.
In questo periodo in cui, per effetto delle misure anticovid, non è concesso di salutarla con un brindisi, il presidente, la Giunta, la Direzione e tutti i colleghi la ringraziano e le esprimono un grande in bocca al lupo affinchè possa vivere il suo nuovo tempo libero con altrettanta dedizione. Lisa ora passa il testimone ad una giovane mamma che molti già conoscono, Danila Giovanetto, alla quale va il benvenuto e l’augurio di buon lavoro da parte di tutta l’Organizzazione.