All’evento celebrativo, centinaia di operatori del settore da tutto il Piemonte
In visita all’azienda il presidente della Regione, Alberto Cirio, riconoscimento alla qualità
Stefano Rossotto mostra il cartellone dell’albero genealogico affisso nella galleria museale dell’azienda vinicola, la sua famiglia è qui a Cinzano da oltre trecento anni.
Suo nonno paterno, Ferdinando (1893 – 1980), impiantò i primi vigneti sulla collina Bava in Cinzano Torinese nel 1923, esattamente cento anni fa, iniziando così a produrre il vino per conto proprio, dopo che fino a quel momento la famiglia Rossotto aveva lavorato in mezzadria i beni della Parrocchia di Cinzano. La cascina, già di proprietà dal 1917, venne adattata a modesta azienda dedita alla coltivazione della vite, alla produzione di vino ed all’allevamento degli animali utili alla lavorazione della terra.
Sempre nel 1923, nacque Aldo, il papà di Stefano (1959) e del primogenito Livio (1948), tutti insieme hanno fatto crescere l’azienda in dimensioni e soprattutto in qualità, tanto che, con l’avvento delle Denominazioni di origine, accanto alla tradizionale vendita del vino sfuso iniziarono ad essere prodotte, nel 1975, le prime bottiglie a marchio Rossotto.
Un’epopea centenaria, che sabato 10 giugno è stata celebrata con un grande evento nel nuovo “quartier generale” dell’azienda, l’agriturismo Tenuta la Serra, a Cinzano, con la partecipazione di centinaia di agricoltori, viticoltori, fornitori, clienti, operatori del settore e amici da tutto il Piemonte, anticipati la sera precedente dalla visita del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha premiato la famiglia Rossotto con un riconoscimento all’attività, a dimostrazione del radicamento e del prestigio maturati nel tempo da questa impresa, rimasta fedele alla gestione familiare, oggi affidata allo stesso Stefano e ai suoi due figli, Federico, enologo e Matteo, agrotecnico.
Un’attribuzione di stima ribadita a tutti i livelli anche da Cia Agricoltori italiani, di cui Stefano è socio da sempre, oltre che presidente provinciale di Cia Agricoltori delle Alpi.
A stringere la mano di Stefano nessuno dell’Organizzazione ha voluto mancare, dalle maestranze, ai funzionari, ai dirigenti, tra cui il direttore di Cia Agricoltori delle Alpi, Luigi Andreis, il presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini, il direttore regionale Giovanni Cardone e l’ex presidente nazionale Dino Scanavino.